Francesco Bruni, con una ricca indagine che attraversa la politica, la letteratura e la lingua, passa in rassegna i diversi sguardi che da un lato gli intellettuali italiani (da Leopardi a Manzoni, da Tommaseo a d’Azeglio, da Rosmini a Gioberti), e dall’altro quelli stranieri come Byron, Sismondi o Madame de Staël, portarono sugli italiani come popolo e sull’Italia come nazione, come Stato possibile, come patria comune.